giovedì 25 ottobre 2012

Oltre l'orizzonte

In Europa - Parte I


Impossibile guardare oltre l'orizzonte. Possiamo pero' osservare quello che precede la fine del mondo visibile e mentre ci dirigiamo verso quelle terre verificare continuamente le nostre aspettative. Nel fantastico mondo della finanza ho piu' volte fatto osservare le operazioni di creazione di ricchezza dal nulla. Solo la nostra BCE non lo fa ma solo perche' il suo statuto non lo consente. Ha operato pero' fornendo enormi masse di prestiti ( come tali devono essere rimborsati ) alle banche europee. Ricordo ancora che questa non e' una crisi di mancanza di liquidita'. E' una crisi di insolvenza . I fallimenti non si curano con l'immissione di altri soldi, se prima non si eliminano le cause che hanno portato al fallimento. Qualcuno si stupisce sempre quando le banche americane emettono, quasi tutte, dei dati di bilancio fantastici . 
Ma dove finiscono allora tutti i titoli tossici dei quali parlo da anni ?
Finiscono nel bilancio della mamma FED. Ricordate? 40 miliardi di $ al mese di acquisti di titoli spazzatura e debito americano. Naturalmente tutto valutato a prezzi di fantasia . Non sono d'accordo su niente altro di quanto dice con Jens Weimann, presidente della banca centrale tedesca ( Bundesbank ) ma quando dice,chiosando alcuni versi del Faust di Goethe, che il potere delle Banche Centrali di creare moneta dal nulla appare " sorprendente, strano, forse mistico, favoloso o terrificante ", ed e' alla base di quella tesi che indica nei moderni creatori di moneta gli eredi degli alchimisti che, manipolando il piombo, speravano di ricavarne oro. 
E' questa l'illusione monetaria di molti all'interno del sistema mondiale che cercano di moltiplicare la ricchezza evitando il processo produttivo reale . E' questa l'economia di carta , del debito e delle bolle finanziarie.  
In Europa dove fino ad oggi la BCE aveva acquistato 210 miliardi di titoli di stato dei paesi in difficolta' con effetti scarsi si riserva di acquistarne " senza limiti ". Questo avverra' solo per i paesi che richiederanno gli aiuti . L'assistenza del ESM o Fondosalvastati, avverra solo a strette condizioni. Lo scopo della BCE e' di abbattere gli " inaccettabili " costi sul debito di questi stati dovuti " ai timori di una reversibilita' dell'Euro ". L'alchimia sta nella sterilizzazione . Acquistera' sui mercati una quantita' pari a quella che vendera'. 
L'altro accordo raggiunto e' la  SUPERVISIONE BANCARIA. La vigilanza avverra' da parte della BCE . Il meccanismo di supervisione bancaria sarà pienamente operativo agli inizi del 2014 per tutte le 6 mila banche dell'eurozona, anche se la sua entrata in vigore comincerà progressivamente agli inizi del 2013. Nella proposta originaria dell'euroesecutivo, la supervisione bancaria unica sarebbe dovuta cominciare dal primo gennaio 2013 per le banche sotto programma di aiuti (come quelle spagnole), dal primo luglio 2013 per quelle considerate dalla Bce "sistemiche" e dal primo gennaio 2014 per tutte le 6000. La  sorveglianza sara' la spina dorsale di una " unione bancaria integrata " che dovra' avere un quadro unico di requisiti patrimoniali , di garanzie sui depositi bancari e di risoluzione delle crisi bancarie . Su questo accordo ci sono state molte resistenze da parte della Germania. Sicuramente per la paura che l'unione bancaria potesse essere solo un sotterfugio per ottenere da parte degli stati in difficolta' una condivisione dei debiti senza trasferimenti di sovranita'. Ci sono pero' altri motivi che vengono taciuti o non sono conosciuti da quasi tutti gli osservatori. Della esposizione verso i paesi piu' deboli molti sono gia' a conoscenza . Anche se ridotti dall'agosto 2008 quando erano 583,3 miliardi agli attuali 271,6 , rimangono una cifra enorme.  Quello che quasi mai viene evidenziato e' che le Casse di Risparmio tedesche " Sparkassen " sono piene di titoli tossici . In parte provenienti da altre parti del mondo , tipo USA , con i Sub- Prime in parte da prestiti fatti in Europa con criteri che Germania non erano permessi ma che in altri paesi avevano il benestare delle istituzioni finanziarie. Alcuni prodotti derivati sono talmente sofisticati che nemmeno chi li ha creati sa quali conseguenze possono avere sui bilanci di chi li possiede . Ricordo, come ho gia detto in passato, che da 16 anni la Germania non include nel suo debito pubblico le passività del Kreditanstalt für Wiederaufbau, meglio noto come KfW, posseduto all'80% dallo Stato e al 20% dai Länder, altri soggetti pubblici.

Si tratta di 428 miliardi di euro interamente garantiti dalla Repubblica federale. La KfW fa mutui a enti locali e piccole e medie imprese. Detiene partecipazioni cruciali in colossi come Deutsche Post e Deutsche Telekom.

E' come se noi in Italia togliessimo dal nostro debito quelli della  Cassa depositi e prestiti. 70% Tesoro, 30% fondazioni bancarie, soggetti privati. La Cdp emette anno dopo anno obbligazioni che godono della garanzia statale e sono collocate dalle Poste sotto forma di buoni e di libretti. Mal contati sono 300 miliardi, due terzi reinvestiti in titoli di Stato e un terzo in mutui agli enti locali.

La Cdp emette anche obbligazioni non garantite per una ventina di miliardi destinate alle iniziative per le imprese e detiene partecipazioni rilevanti. Ma il suo debito è per tutta la parte coperta da garanzia pubblica conteggiato nel debito pubblico. 
E' per questo che i tedeschi non vogliono sottostare alla supervisione di tutte le loro banche . Sono 8400 le banche europee, perche' non controllarle tutte ?  Quando la  centralizzazione del controllo bancario sara' effettiva la grandezza del suo potere economico e finanziario sara' pari a quella dei grandi gruppi bancari che operano nel mondo e a quello dei regolatori e sorveglianti d'oltre Atlantico. Nell'economia reale dove la Commissione Europea dice che ci sono 25 milioni di disoccupati e ben 116 milioni a rischio poverta' la lotta si fa dura per avere potere e vantaggi economici. Vittorio Colao amministratore delegato di di  Vodafone , terzo gruppo telefonico europeo , ha detto che i grandi gruppi europei vogliono piu' integrazione europea perche' l'unione di un mercato di 400 milioni di persone da massa critica e spinta demografica . Tre massimi dirigenti di societa' molto importanti : Henri De Castries di Axa, Franco Bernabe' di Telecom e Peter Loscher di Siemens , chiedono l'attenzione di Bruxelles agli investimenti dei privati e misure per ridurre il costo del lavoro.Altri ancora chiedono maggiore integrazione e conseguente cessione di sovranita' dei singoli paesi per attrezzare politicamente l'Europa al livello della sua stazza continentale e affrontare la ristrutturazione imposta dalla concorrenza asiatica e americana. Fuori dal coro , naturalmente l'Inghilterra. Le maggiori preoccupazioni che vengono da la sono di carattere normativo e restrittivo che riguardano la finanza . Essendo l'economia inglese estremamente condizionata dall'industria finanziaria, accordi restrittivi sull'operare delle banche comporterebbe perdita di potere e denaro delle stesse.  Quando la serpe finanziaria si ritorcera' contro anche a loro se ne vedranno di disastri. Credo che oltre la visione di breve all'orizzonte si sia ben delineato quello che sara' l'obiettivo finale . L' Euro come moneta irreversibile . Anche con tempi diversi e dettati da opportunita' elettorali e politiche l'integrazione europea sara'composta da 4 blocchi. L' Unione fiscale , bancaria, economica e politica. La cessione di sovranita' da parte dei singoli stati sara' all'ordine del giorno nei prossimi anni.  
Paolo 
Fine parte 1                                                                          

Nessun commento:

Posta un commento