sabato 20 ottobre 2012

Un lungo cammino che prosegue



Quando piu' di 15 anni fa ho guardato in giro per verificare la presenza di mezzi di comunicazione che spiegassero e approfondissero i temi legati ad economia e finanza ho trovato poco . Sopratutto qualcosa che andasse al di la delle notizie che si potevano avere dai piu diffusi media. Con l'ascesa di internet la quantita' e' aumentata . Vi posso assicurare che fare una scelta oggettiva di quelli che utilizzavano strumenti scientifici per analizzare e indicare le vie sulle quali si incamminava il mondo economico non e' stato facile. Uno dei miei fari nella notte e' stato ed e' Andrea Mazzalai . Dal suo blog http://icebergfinanza.finanza.com/ ho appreso che da alcuni indicatori empirici si puo' dedurre l'arrivo o meno di tempeste economiche e finanziarie. Va riconosciuto il merito ad Andrea di aver avvistato in lontananza l'inizio della crisi che stiamo vivendo. Altri piu' famosi poi si sono appropriati di questo merito. Col passare del tempo anche quest'ultimi si sono persi nel rincorrere fantasiose e spesso interessate visioni di uscite dal disastro economico. Seguendo una condotta disinteressata e coerentemente scientifica Icebergfinanza e' ancora uno dei punti fermi nell'orizzonte dell'informazione economica finanziaria italiana. Con donazioni , anche molto modeste , Andrea fornisce mail nelle quali approfondisce temi cruciali . Avevo iniziato da qualche anno a scrivere su un sito di una rivista che si occupa di questi argomenti . Poi un giorno di qualche mese fa parlando col mio amico Sergio Beniani mi sono proposto per mandare dei lavori anche piu approfonditi via mail.
 Da li e' nata la serie :  Se non ti occupi di economia l'economia si occupa di te. 

In queste mail ho cercato di spiegare meccanismi, teorie, fatti, dati concreti, chi sono le persone e le societa' che determinano le scelte che condizionano le vite non solo economiche di tutti noi. Siamo circa 150 che condividiamo queste mail.  Su questo sito Sinistra per Canegrate spero di allargare ancora di piu' questa condivisione. Saranno bene accette tutte le considerazioni , critiche osservazioni che vi arriveranno. Chi vorra' ricevere mail arretrate che io considero alcune basi per procedere nella consapevolezza della realta', ne faccia richiesta, saro' lieto di pubblicarle o inviarle privatamente .
Sono partito dal fatto che a causare questa crisi sono state scelte politiche, economiche, finanziarie fatte negli Stati Uniti d 'America. Quella che ricordate come crisi dei Sub-Prime o dei titoli tossici legati all'immobiliare americano e' stata la prima fase di quello che e' attualmente in corso. Questo e' dovuto al fatto che quello che avviene nel paese piu' potente al mondo e' determinante per le sorti degli altri . Là e' nata e là deve morire la crisi. Le quantita' di denaro che sono state coinvolte allora e dopo il 2007 sono state cosi elevate da coinvolgere l'economia mondiale. E' per questo che un occhio particolare deve essere aperto sulla situazione del paese che traina o deprime il mondo. Certamente altre decisioni altri attori sono stati determinanti nel farci cacciare nei guai in cui siamo. Scelte che comunque hanno un comune denominatore. La teoria che al di sopra di tutto c'e' il libero mercato al di sopra di tutto e tutti. Teoria che viene smentita ogni volta che con i soldi pubblici viene salvata una istituzione , sopratutto finanziaria . Nei fatti questo ha realizzato un enorme debito pubblico nella maggior parte dei paesi. Dove le istituzioni finanziarie hanno prodotto successivamente dei profitti sono stati privatizzati. Nei fatti un sistema finanziario mondiale fallito ha prodotto socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti. L'azzardo morale che ci ha condotto al disastro e' ancora oggi in atto. Il denaro sia dei depositanti sia pubblici e quelli forniti in seguito dalle banche centrali mondiali sono utilizzati  per speculazioni e con scarse capacita di prevedere i danni che possono essere causati. Il ragionamento di chi conduce queste politiche e' " Tanto cosa ho da perdere".  
Se le cose vanno male ci sono gli altri che pagano. Se le cose vanno bene sono io che incasso lauti compensi. 
Oltre che una crisi economica e finanziaria questa e' anche etica e antropologica. In gioco oltre che gli equilibri strategici delle varie potenze mondiali anche all'interno dei singoli stati ci sono settori che si avvantaggiano della situazione altri perdono oltre che potere d'acquisto anche quello politico. Perche' se e' vero che tutti stiamo soffrendo , chi prima era gia' sofferente oggi lo e' ancora di piu'. Spesso si utilizza la crisi per trarne vantaggi altrimenti non raggiungibili. Diventa allora decisiva : la redistribuzione della ricchezza prodotta. La conoscenza delle reali condizioni dei singoli stati sui quali da tempo si e' abbattuta la ferocia di quelli che chiamo i sedicenti mercati, l'utilizzo oculato di adeguate  risorse per affrontare le disuguaglianze che si allargano. Purtroppo la strada da percorrere per risolvere i problemi attuali e' ancora lunga .Nei prossimi anni ci saranno miraggi di soluzione con relative disillusioni. Mettendo sempre in discussione le nostre opinioni, le mie in primo luogo, aumenteremo la nostra consapevolezza. 
Paolo.

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